Margaux Bricler

Maison Marginale (non ricordo niente I), 2023

Terra cotta e calzini,  35x25x25 cm

Maison Marginale (non ricordo niente II), 2023

Terra cotta e garza di cottone,  39x14x14 cm
Biography

Nata in Francia nel 1985, vive e lavora tra Milano e Parigi.

Il suo lavoro prende corpo in contaminazioni continuano tra scultura e video, tra vissuto e favola, tra l’esperienza individuale e l’esistenza collettiva, tra reale e sogno.

Dopo un master in letteratura italiana e storia dell’arte all’Université Paris Sorbone Nouvelle nel 2008, prosegue i suoi studi per ottenere nel 2013 un Master in Fine Art dall’ENSEBA (École Nationale Supérieure des Beaux-Arts de Paris).

Diverse le residenze tra le quali quella della Fondazione B.A.D. di Rotterdam nel 2014, della Project Space di Madrid nel 2015 e di Via Farini di Milano nel 2018.

Dal 2014 ha partecipato a una serie di mostre collettive tra le quali: INTERACTION alla Fondazione Made in Cloister (2024, Napoli), MEDEA, Antico Mercato di Siracusa (2023, Siracusa), BIENNOLO (2023 e 2019 Milano), YOURSELF IN MY SHOES presso Tube Culture Hall (2023, Milano), ADDOMESTICATA: IL CORPO, IL NOSTRO PALCOSCENICO a Casa Testori (2022, Milano), “WINDOWS ” Festival dei due mondi (2021, Spoleto), “ADDRESS UNKNOWN” da Edicola Radetzky (2021, Milano), “O LES BEAUX JOURS” alla Galerie Michel Rein (2020, Parigi), APPOCUNDRIA a Casa Testori (2019, Milano), SIMPLY UNTITLED da Isorropia Homegallery (2019, Milano), AGÔN in Via Farini (2018, Milano).

The Voyage Out

Collettiva – The Voyage Out

PRESS RELEASE

A.MORE gallery presenta dal 9 ottobre al 9 novembre 2024, la mostra collettiva “The Voyage Out” con opere di Marco Bacoli, Margaux Bricler, Alessandra Cecchini e Vittorio Valiante, a cura di Domenico de Chirico.

Nata con l’intento dapprima di esplorare la mente umana per poi delineare una ricerca sull’esperienza della soggettività, la mostra collettiva in questione prende in prestito il suo titolo dal primo romanzo di Virginia Woolf – “La crociera”. Metaforicamente parlando, un viaggio tumultuoso in mare aperto che spinge a fronteggiare argomenti articolati come la complessità della psicologia umana, il flusso di coscienza, la crescita e la conseguente scoperta di sé e degli altri, l’amore, le aspirazioni, i desideri, la vulnerabilità della vita e la critica della società. L’esposizione pone una particolare attenzione all’attuale condizione femminile, che oscilla tra l’imprescindibile desiderio di indipendenza e la più che mai attuale educazione misoneista. Le opere dei quattro artisti dialogano tra loro rivelando una commistione di conflitti interiori i cui stati emotivi e mentali sembrano essere particolarmente sensibili.

Il concetto di altrove, insieme rifugio e trappola, è indissolubilmente legato sia all’ineluttabile esperienza soggettiva sia alla necessaria ricognizione psicologica. “Il concetto di altrove, insieme rifugio e trappola, è indissolubilmente legato sia all’ineluttabile esperienza soggettiva sia alla necessaria ricognizione psicologica – afferma il curatore Domenico de Chirico -. Ed è così che tra frammenti irrigiditi di corpi umani, reliquie di centauri, nudità, inusitate trasparenze, psicosi routinarie, leggiadre sospensioni e volti sfuggenti o persino cancellati, nasce e si plasma l’eterogenea mostra collettiva “The Voyage Out”, per mano di Marco Bacoli, Margaux Bricler, Alessandra Cecchini e Vittorio Valiante”.