Marco Bacoli

Study of an artist, 2024

Olio su tela, 90×100 cm
Biography
Nato a Sassocorvaro (PU) il 1990, vive e lavora a Torino.

Il suo lavoro parte dalla creazione di un collage di immagini provenienti dal web, da riviste e da un archivio di fotografie. Raccolto questo materiale inizia a progettare e a comporre immagini che creano un ambiente unico in cui realtà provenienti da “mondi” diversi convivono nello stesso spazio creando una nuova dimensione.

Diplomato nel 2009 in Disegno Animato e Fumetto all’Istituto Statale d’Arte di Urbino e nel 2014 in Pittura al Academy of Fine Arts di Urbino, completa gli studi nel 2016 con un Biennio Specialistico in Arti Visive Contemporanee al Academy of Fine Arts di Urbino.

Mostre personali, nel 2017, “Pittori tra sguardo e visione”, Casa Museo Quadreria Cesarini, Fossombrone, e nel 2022, “Ritmo lento”, Galleria Fang Arte, Torino. Tra le mostre collettive: “Unhomely”, Galleria Daniele Agostini (2022, Lugano), “Mò: qui e ora”, Officine Brandimarte (2021, Ascoli Picen), “Non ti scordar di me”, Bagni Pubblici Agliè, (2021, Torino), “Incroci”, Casa Sponge (2020, Pergola), FUORI USO “Avviso Di Garanzia”, Ex Tribunale P.zza Alessandrini (2016, Pescara).

The Voyage out

Collettiva – The Voyage Out

PRESS RELEASE

A.MORE gallery presenta dal 9 ottobre al 9 novembre 2024, la mostra collettiva “The Voyage Out” con opere di Marco Bacoli, Margaux Bricler, Alessandra Cecchini e Vittorio Valiante, a cura di Domenico de Chirico.

Nata con l’intento dapprima di esplorare la mente umana per poi delineare una ricerca sull’esperienza della soggettività, la mostra collettiva in questione prende in prestito il suo titolo dal primo romanzo di Virginia Woolf – “La crociera”. Metaforicamente parlando, un viaggio tumultuoso in mare aperto che spinge a fronteggiare argomenti articolati come la complessità della psicologia umana, il flusso di coscienza, la crescita e la conseguente scoperta di sé e degli altri, l’amore, le aspirazioni, i desideri, la vulnerabilità della vita e la critica della società. L’esposizione pone una particolare attenzione all’attuale condizione femminile, che oscilla tra l’imprescindibile desiderio di indipendenza e la più che mai attuale educazione misoneista. Le opere dei quattro artisti dialogano tra loro rivelando una commistione di conflitti interiori i cui stati emotivi e mentali sembrano essere particolarmente sensibili.

Il concetto di altrove, insieme rifugio e trappola, è indissolubilmente legato sia all’ineluttabile esperienza soggettiva sia alla necessaria ricognizione psicologica. “Il concetto di altrove, insieme rifugio e trappola, è indissolubilmente legato sia all’ineluttabile esperienza soggettiva sia alla necessaria ricognizione psicologica – afferma il curatore Domenico de Chirico -. Ed è così che tra frammenti irrigiditi di corpi umani, reliquie di centauri, nudità, inusitate trasparenze, psicosi routinarie, leggiadre sospensioni e volti sfuggenti o persino cancellati, nasce e si plasma l’eterogenea mostra collettiva “The Voyage Out”, per mano di Marco Bacoli, Margaux Bricler, Alessandra Cecchini e Vittorio Valiante”.