Vittorio Valiante

Frantume – Solo il tempo, 2024

Idropittura , olio e terra su panello di legno abbandonato , 62,5×39 cm
Biography

Nato a Napoli nel 1991.

Pittore, artista di strada, muralista e insegnante di tecniche pittoriche, vive e lavora a Napoli. La sua pratica artistica nasce da un dialogo incessante tra disciplina e caos, in cui la padronanza tecnica del mezzo pittorico diventa essenziale. Attraverso una tavolozza cromatica personale e mutabile, con pennellate irregolari e una densa materia pittorica, cerca di tradurre sensazioni esistenziali. Il vivere e fare arte nelle strade ha plasmato in modo indelebile la sua sensibilità. La strada, con le sue contraddizioni e valutazione, ha completamente trasformato la sua percezione, conducendolo a dipingere una società fragile attraverso l’uso di vernici industriali e strumenti su poveri supporti di scarto.

Dopo i suoi studi al Liceo Artistico Suor Orsola Benicasa e all’Accademia di Belle Arti di Napoli inizia il suo percorso artistico nel 2012. Nel 2017 fonda Picartlab, un laboratorio di disegno e pittura preso l’associazione culturale A’mbasciata di Napoli e nel 2023 è tra i finalisti del Luxembourg Art Price.

Collabora con una serie di enti pubblici e Associazioni culturali per produrre una serie di opere per mostre e murales su commissione in varie città italiane. Tra le sue collaborazioni quelle con INWARD (osservatorio nazionale sulla creatività urbana), l’azienda di trasporto pubblico EAV, l’Associazione Culturale ETNA, l’Associazione Culturale Tramadars, la FOQUS (Fondazione Quartieri Spagnoli) e il Comune di Napoli.

The Voyage Out

Collettiva – The Voyage Out

PRESS RELEASE

A.MORE gallery presenta dal 9 ottobre al 9 novembre 2024, la mostra collettiva “The Voyage Out” con opere di Marco Bacoli, Margaux Bricler, Alessandra Cecchini e Vittorio Valiante, a cura di Domenico de Chirico.

Nata con l’intento dapprima di esplorare la mente umana per poi delineare una ricerca sull’esperienza della soggettività, la mostra collettiva in questione prende in prestito il suo titolo dal primo romanzo di Virginia Woolf – “La crociera”. Metaforicamente parlando, un viaggio tumultuoso in mare aperto che spinge a fronteggiare argomenti articolati come la complessità della psicologia umana, il flusso di coscienza, la crescita e la conseguente scoperta di sé e degli altri, l’amore, le aspirazioni, i desideri, la vulnerabilità della vita e la critica della società. L’esposizione pone una particolare attenzione all’attuale condizione femminile, che oscilla tra l’imprescindibile desiderio di indipendenza e la più che mai attuale educazione misoneista. Le opere dei quattro artisti dialogano tra loro rivelando una commistione di conflitti interiori i cui stati emotivi e mentali sembrano essere particolarmente sensibili.

Il concetto di altrove, insieme rifugio e trappola, è indissolubilmente legato sia all’ineluttabile esperienza soggettiva sia alla necessaria ricognizione psicologica. “Il concetto di altrove, insieme rifugio e trappola, è indissolubilmente legato sia all’ineluttabile esperienza soggettiva sia alla necessaria ricognizione psicologica – afferma il curatore Domenico de Chirico -. Ed è così che tra frammenti irrigiditi di corpi umani, reliquie di centauri, nudità, inusitate trasparenze, psicosi routinarie, leggiadre sospensioni e volti sfuggenti o persino cancellati, nasce e si plasma l’eterogenea mostra collettiva “The Voyage Out”, per mano di Marco Bacoli, Margaux Bricler, Alessandra Cecchini e Vittorio Valiante”.