Alessandra Cecchini

Come on girl, look at you (but it is not you), 2024

Stampa digitale su tessuto per bandiere, 250×203 cm
Biography

Nata a Roma nel 1990.

Il suo lavoro riguarda l’immagine – intesa come forma esteriore – e le dinamiche attraverso le quali determina e costruisce la percezione del mondo. Quest’ultimo, frammentato e ricomposto, contrapposto e duale, appare come il territorio di incontro-scontro tra reale e virtuale. Il risultato è un contesto ibrido entro il quale va alla ricerca degli elementi contraddittori e dei confini labili così come degli spazi di continuità. Le immagini che le interessano sono proprio quelle che mettono in dubbio le certezze dell’individuo riguardo alla presunte zona di passaggio dal reale al virtuale.

Nel 2014 si laurea all’Accademia delle Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, nel 2016 ottiene il Master all’Accademia delle Belle Arti di Bologna e nel 2017 il CFA Curatela dall’Istituto Europeo di Design.

Tra le mostre personali/duo: “Crungus classification: Unknown” a Parentesi Tonde (2024, Palermo), “Fotoelettrico” a MA PROJECT (2023, Perugia) e “Contenere il cielo” a Chippendale studio (2020, Milano). Tra quelle collettive: “Secondo Livello” Galleria Otto (2016, Bologna), “Quando cade la magia rimane la disinvoltura” Spazio in Situ (2020, Roma), “MATERIA NOVA. Roma, ultime generazioni a confronto” GAM (2021, Roma), “The Milky Way 06 VERA 2022” Galleria Alessandra Bonomo (2022, Roma).


The Voyage out

Collettiva – The Voyage Out

PRESS RELEASE

A.MORE gallery presenta dal 9 ottobre al 9 novembre 2024, la mostra collettiva “The Voyage Out” con opere di Marco Bacoli, Margaux Bricler, Alessandra Cecchini e Vittorio Valiante, a cura di Domenico de Chirico.

Nata con l’intento dapprima di esplorare la mente umana per poi delineare una ricerca sull’esperienza della soggettività, la mostra collettiva in questione prende in prestito il suo titolo dal primo romanzo di Virginia Woolf – “La crociera”. Metaforicamente parlando, un viaggio tumultuoso in mare aperto che spinge a fronteggiare argomenti articolati come la complessità della psicologia umana, il flusso di coscienza, la crescita e la conseguente scoperta di sé e degli altri, l’amore, le aspirazioni, i desideri, la vulnerabilità della vita e la critica della società. L’esposizione pone una particolare attenzione all’attuale condizione femminile, che oscilla tra l’imprescindibile desiderio di indipendenza e la più che mai attuale educazione misoneista. Le opere dei quattro artisti dialogano tra loro rivelando una commistione di conflitti interiori i cui stati emotivi e mentali sembrano essere particolarmente sensibili.

Il concetto di altrove, insieme rifugio e trappola, è indissolubilmente legato sia all’ineluttabile esperienza soggettiva sia alla necessaria ricognizione psicologica. “Il concetto di altrove, insieme rifugio e trappola, è indissolubilmente legato sia all’ineluttabile esperienza soggettiva sia alla necessaria ricognizione psicologica – afferma il curatore Domenico de Chirico -. Ed è così che tra frammenti irrigiditi di corpi umani, reliquie di centauri, nudità, inusitate trasparenze, psicosi routinarie, leggiadre sospensioni e volti sfuggenti o persino cancellati, nasce e si plasma l’eterogenea mostra collettiva “The Voyage Out”, per mano di Marco Bacoli, Margaux Bricler, Alessandra Cecchini e Vittorio Valiante”.